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    CANTE' J'OVE


    Oggi abbiamo scoperto con immenso piacere che questa sera per le vie del nostro paese i bambini della scuola materna insieme a molte altre persone passeranno a canté j'ove.
    Si tratta di una tradizione popolare della nostra zona, che ci ricorda immensamente i pomeriggi in cui, da bambina, il nonno mi intonava con la sua voce calda e piena di interpretazione questi stornelli per farceli conoscere, un pò in dialetto e un pò in italiano, accompagnato dalla sua armonica a bocca.

    Forse è per questo che ci ha fatto così tanto piacere ripensare a questa ricorrenza.. è bello che le cose non vengano dimenticate e, anzi, che vengano tramandate.

    La tradizione vuole che durante la Quaresima si andava a cantar le uova. Si partiva la sera, soprattutto del sabato, e si percorrevano chilometri a piedi, di cascina in cascina, di borgata in borgata, cantando il ritornello beneaugurante davanti l’uscio di casa.
    I padroni di casa offrivano uova: l’uovo era simbolo di fertilità, della campagna che s’apriva ai frutti dell’anno. La combriccola di soli uomini, con fisarmonica, clarinetto, bombardino e quant’altro, si ritirava all’alba col cesto pieno di uova.  Le donne il compito di preparare belle frittate con cipolle, con le prime erbette dei campi, oppure la frittata rognosa. Questo era il piatto principale anche della merendina del lunedì di Pasqua, consumata ai primi soli.

    Si andava per le strade cantando:
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    Saluto
    Souma partì da casa nostra
    Fin dla prima seira
    Per venirvi a salutè
    E devie la buona seira
    Siam partiti da casa nostra
    fin dalla sera presto
    per venirvi a salutare
    e darvi la buona sera

    <><><><><><><><>
    Intermezzo di fisarmonica
    "Bouna seira sour padroun
    signoura la padrona,
    souma vnu ciamè licenza
    si soun content che sounna.
    O se lour a disu nen
    le segn che soun content:
    canterouma, sounerouma
    tutti allegramenti!"
    "Buona sera signor padrone
    e signora la padrona,
    siam venuti a chiedere il permesso
    se siete contenti che suoniamo.
    O se loro non dicono niente
    è segno che sono contenti:
    canteremo e suoneremo
    tutti allegramente!"

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    Preghiera
    Sounna, sounna, sounadour
    al chiaro de la lunna:
    la padrona già l'è lva
    ca fa bougiè la cunna.
    Sounna, sounna, sounadour
    Al chiaro de le steile
    la padrona l'è già lva
    ca visca le candele.
    O se l'à perdu ?l coutin
    L'avrà sciancà la frisa
    ma a dene d'jov
    ca vena giu in camisa
    Somma vnu cantè sisi
    Cajè na spousa lesta,
    na dou sena e meza d'ov
    ni daga da la finestra.
    Na dousena e meza d'ov
    a l'è tropa impertinenza,
    sa na da mesa douzena
    farauma la partenza
    Dene d'iov o dene d'iov
    dle vostre galinne,
    nan ben dit i vostri visin
    ca nei dle cavagne.
    Suona, suona suonatore
    al chiaro della luna
    la padrona si è già alzata
    E fa muovere la culla.
    Suona, suona sonatore
    al chiaro delle stelle
    la padrona è già alzata
    E accende le candele.
    Se ha perso la gonna
    avrà strappato l'elastico,
    ma a dar le uova a noi
    può venire anche in camicia.
    Siamo venuti a cantare qui
    che c'è un matrimonio vicino
    una dozzina e mezza di uova.
    ce li dia dalla finestra.
    Una dozzina e mezza di uova
    è troppa impertinenza
    se ce ne da mezza dozzina
    facciamo la partenza
    Dateci delle uova, dateci uova
    delle vostre galline,
    ci hanno detto i vostri vicini
    che ne avete dei cestini

    <><><><><><><><>
    Ringraziamento
    Adess che lour n'an favourì
    nuiautri i ringrassiuma,
    se vivrouma in sanità
    'n'autr'an j tournerouma.
    Adesso che avete favorito
    noi ringraziamo,
    se vivremo in salute
    un altr'anno torneremo.

    <><><><><><><><>
    Se respinti, così si congedavano per dispetto
    Souma vnu cantè sisi
    che i canterà l'aiassa
    je na fia da maridè
    ch'nà marsa la paiassa.
    Souma vnu cantè sisi
    chi j canta la couva roussa,
    sa cascheissa 'l coulm dla cà
    l padroun coui resta souta!
    Suna, suna, violin
    che 't suni a uffa
    si jè fia da maridè
    a buterà la muffa.
    Se anti sta casa si
    a jè na fia grassa
    e se vol nen calè
    ca marsa an tra pajassa.
    E se anti sta casa sì
    je na gran sicina
    jè scheisa 'l cul al gal
    e la cresta a la galina.
    Siamo venuti a cantare qui
    dove canterà la gazza
    se c'è una ragazza da sposare
    gli marcirà il materasso.
    Siamo venuti a cantare qui
    dove canterà la coda rossa
    che cadesse il tetto della casa
    E il padrone ci restasse sotto!
    Suona, suona violino
    che suoni a ufo
    se c'è una ragazza da sposare
    metterà la muffa.
    Se in questa casa
    c'è una donna grassa
    e se non vuole scendere
    che marcisca nel materasso.
    E se questa casa
    ci sarà una gran siccità
    che seccasse la coda al gallo
    e la cresta alla gallina.

    Stasera il nostro cuore canterà di gioia insieme a loro <3

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